SidneyL |
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| “Io sono innocente. Mi auguro con tutto il cuore che lo siate anche voi”.
Disse Enzo Tortora ai propri giudici. E il Cavaliere, cui tutto manca meno che il bronzo a ricoprirgli la faccia ancor più del cerone, ha pensato di appropriarsene, rendendo furiose non solo le figlie del conduttore televisivo, vittima di un pesante errore giudiziario, ma persino Raffaele della Valle, che fu non solo avvocato di Tortora, ma anche cofondatore di Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi. Ci sono in effetti differenze sostanziali, tra Berlusconi e Tortora, come ha ben ricordato anche Marco Pannella che sostenne il conduttore televisivo durante il suo lungo calvario: Tortora, eurodeputato e quindi fruente dell'immunità, si dimise per affrontare il processo e si difese all'interno del processo stesso e non rifuggendo il giudizio; Tortora non ha mai accusato la magistratura di essere il cancro del paese, né ha mai organizzato manifestazioni contro di essa dentro e fuori i palazzi di giustizia. Ed infine, Tortora era un signore: non avrebbe mai e poi mai detto a due donne con pieno diritto di replica, che difendendo l'unicità del proprio padre, "hanno perso un'ottima occasione per stare zitte". Forse, chi non ha mai nemmeno pensato di rinunciare ai propri privilegi, dovrebbe essere il primo ad imparare che il silenzio è d'oro e poi mettere in pratica la lezione.
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