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Allonsanfan...mais les infants?

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SidneyL
view post Posted on 16/5/2013, 16:14     +1   -1




1366732042-nozze-ga

Con il sì definitivo arrivato dall'Assemblea di Parigi, dal 26 aprile 2013 in Francia gli omosessuali potranno sposarsi e chiedere l'adozione di un bambino.
Sull'opportunità di dare in adozione bimbi a coppie gay, si levano voci autorevoli, sia a favore che contro.
L’Associazione Italiana di Psicologia si è espressa a favore, affermando che non sono né il numero né il genere dei genitori a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano.
In U.S.A. al contrario , Mark Regnerus ha attuato una articolata ricerca che ha aperto anche un dibattito accesissimo: alcuni ragazzi cresciuti da coppie omosessuali si sono scagliati contro questo tipo di famiglia ringraziando equipe e capo-ricercatore, che erano subito stati presi di mira dai fondamentalisti dell'opposto avviso.
E voi, che ne pensate?
 
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ORANGE1
view post Posted on 16/5/2013, 16:29     +1   -1




'Come si chiama la tua mamma ?'

'UGO!'
 
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Peppe Gioacchin
view post Posted on 16/5/2013, 16:44     +1   -1




Cara Sidney, è difficile avere delle opinioni su delle situazioni che non si conoscono.
Per dire, io non sono figlio adottivo e non so come si vive negli istituti.

Se dovessi basarmi sulla mia esperienza (che poi, alla fine, è l'unica bussola del nostro cammino: l'obiettività la lascio volentieri ai filosofi del web) direi che vedrei bene l'adozione di un bambino da parte di una coppia di lesbiche, e la vedrei molto male - invece - se fatta da una coppia di gay.

Questo perchè i gay che conosco personalmente tutto potrebbero essere meno che dei genitori affidabili.
Mentre ho delle amiche lesbiche dalla spiccata e incontenibile "genitorialità" (tanto è vero che alcune hanno in qualche misura compensato la loro frustrazione di mamme mancate facendo da zie amorosissime per i loro nipoti).

In Italia - tuttavia - la vedo dura, perchè la ratio della legge sulle adozioni è dare una "famiglia" ai minori adottabili, non dare dei figli a chi non ne ha.
E da noi la "famiglia" è soltanto quella che piace a Santa Romana Chiesa. Ciapa lì ! :)
 
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SidneyL
view post Posted on 16/5/2013, 17:01     +1   -1




Beh, ti stupirò, forse, Peppe: a prescindere da ogni tipo di orientamento politico, per quel che riguarda i bambini io mi baso su quello che la natura concede.
Nel senso che mentre l'omosessualità e persino l'ermafroditismo sono una condizione continuamente riscontrabile in natura, non è previsto che la nascita e la conseguente cura dei cuccioli sia appannaggio di individui dello stesso sesso.
E a me dà da pensare.
 
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view post Posted on 16/5/2013, 18:02     +1   -1
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Timeo Caprarolenses et carmina (burina) ferentes

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A mio modestissimo avviso siete quotabili entrambi: Bepy, sostenendo la maggiore propensione della donna a fare da genitrice (genitore???); la Sid, nel dire che comunque l'omogenitorialità dà e sempre darà da pensare - mi compiaccio anzi (ma la Sid è una persona intelligente a prescindere) che non sostenga 'sta tesi perché va di moda...
 
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Ramarra8
view post Posted on 16/5/2013, 21:28     +1   -1




Questione spinosetta. Un pò mi spaventa e istintivamente non permetterei l'adozione a coppie omosessuali. Però.... ragionandoci, perchè no ?

Per un bambino è meglio avere delle figure dedicate che lo seguano e lo curino amorevolmente piuttosto che un istituto, quindi l'adozione è sempre un successo per un bimbo rimasto solo. Le adozioni in genere le fanno coppie che non possono avere figli, quindi che si tratti di coppia etero o omosessuale, i motivi dell'atto possono essere gli stessi : realizzazione di un desiderio di genitorialità impossibile da soddisfare altrimenti, cura del minore per il suo unico amore, tutti e due insieme probabilmente, o altri che non voglio pensare.
Mi sembra che lo stato abbia sempre una maggiore attenzione e maggiore cntrollo sulle vicende familiari e la tutela dei minori perchè oggi si arriva a sottrarli a genitori negligenti, cosa che prima era impensabile.
E poi la capacità di essere genitori non dipende dal sesso o dalle preferenze sessuali, le donne forse sono, per motivi culturali o genetici, non so, più sintonizzate sugli aspetti emotivi e quindi più sensibili degli uomini e più adatte ad educare un bimbo, però questa non è la regola ed inoltre, appunto, trattasi di caratteristiche emotive, non di comportamento sessuale. Dovrei alla fine giudicare se sono più sensibili gli etero o gli omo, più intelligenti, più... il giudizio diventa impossibile ma anche ingiusto perchè per natura non ci sono esami per abilitare alla genitorialità, bastano minime condizioni biologiche per avere dei figli, quelle psichiche possono mancare quasi del tutto, e io ne conosco alcuni di etero con figli per cui ho un pò pena, ma è così. Si finirebbe col dire che gli etero sono migliori/peggiori degli omo e questo mi pare impossibile.

In sintesi... direi...considerato prevalente l'interesse soddisfatto del minore ad essere adottato, il sommario controllo esercitato dagli organi pubblici, e l'impossibilità di concludere per un giudizio negativo circa la capacità di prendersi cura di qualcuno a carico degli omo, non mi resta che concludere che ....per me è SI !!!!

Certo però che mi stupefaccio considerando quanto distano le mie strade del cuore e della testa. Drammatico.
 
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ORANGE1
view post Posted on 17/5/2013, 05:57     +1   -1




Per me il problema non è come le coppie gay potrebbero allevare un bambino, ma come detto bambino potrebbe trovarsi in una situazione, in un gruppo, in un mondo (il suo) dove gli verrebbe comunque rimarcata dai suoi coetanei la sua situazione.

E che piaccia o no i bambini seguono il loro istinto. Li si potrà forse obbligare ad un comportamento, ma non al loro modo di vedere le cose.

Quando magari il mondo sarà formato da soli gay, le cose potrebbero cambiare.

Ma dubito che in questo caso ci potrebbero essere figli da adottare.
 
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view post Posted on 17/5/2013, 07:38     +1   -1
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Timeo Caprarolenses et carmina (burina) ferentes

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Qualcuno ricorderà che una ns. conoscenza aveva realizzato un breve film proprio sull'omogenitorialità: questione in effetti controversa, e poi i bambini, come sembra dire Orange, si accorgono eccome delle differenze. E se non se ne accorgono da soli ben ci pensano i loro coetanei a farglielo notare.
Altra storia ancora, ma se n'è parlato mille volte, è l'eterno contrapporre una coppia sana, onesta e lavoratrice gay ad una coppia etero sfasciata e sfalsata, come se i termini della questione fossero necessariamente così estremi, anzi, come se fossero gli unici possibili. Maddeché?
 
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Peppe Gioacchin
view post Posted on 17/5/2013, 07:51     +1   -1




La crudeltà (involontaria? ) dei bambini è indiscutibile.

A questo proposito (e qui vado fuori tema), ricordo che al mio paese (si parla di tantissimi anni fa) c'erano dei figli di siciliani, ragazzi tanto intimiditi e condizionati dai pregiudizi dei coetanei da vergognarsi delle loro origini.
Arrivavano al punto di fare dello spirito sul modo di parlare di loro padre (universalmente considerato un ignorantone).

Quando raccontai queste robe a mio nonno, fu una delle poche volte che lo sentii usare delle male parole. Mi disse più o meno così: "Questi tuoi compagni sono delle teste di cazzo. Sono talmente ingrati e stupidi che non si rendono neanche conto dei sacrifici fatti dai loro genitori, che sono emigrati per mantenerli, farli studiare e dar loro l'occasione di un futuro che al loro paese non c'era."
 
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Italian Popeye
view post Posted on 17/5/2013, 07:58     +1   -1




"...chiamano toilette o water closet il cesso, ma lo tengono in casa mentre, alla Bassa, lo chiamano cesso ma ce l'hanno tutti ben lontano da casa, in fondo al cortile. Quello del water nella stanza vicina alla stanza dove dormi o mangi sarebbe il progresso e quella del cesso fuori da dove vivi sarebbe la civiltà..."

(Giovanni Guareschi)


Ecco, l'adozione dei bambini da parte delle coppie gay potrebbe essere un certo tipo di progresso...
 
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ORANGE1
view post Posted on 17/5/2013, 07:59     +1   -1




La crudeltà (involontaria? ) dei bambini è indiscutibile.


Si chiama mancanza di ipocrisia. I bambini dicono quel che vedono, e non riescono proprio a vederla dal punto di vista degli adulti. Anche perché adulti non lo sono ancora stati.

Gli adulti hanno vissuto l'infanzia, e non dovrebbero, come fanno, cancellare tale esperienza dalla loro vita.
 
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view post Posted on 17/5/2013, 08:29     +1   -1
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Timeo Caprarolenses et carmina (burina) ferentes

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Ah, be', sì, poi trascuravo un fatto importantissimo: qualsiasi novità, ossia qualsiasi cosa passi per la testa di un opinion maker o di un mezzo giornalista o di chi volete voi, automaticamente diventa una nuova idea da applicarsi immediatamente in quanto essa rappresenta, per dirla col Guareschi e col Pop, PROGRESSO. Chi non vi si adegua è naturalmente un povero ignorante retrogrado e anche, diciamolo, un tantinello fascistoide.
Io traduco questi atteggiamenti con la paura di sentirsi indietro rispetto agli altri (ma questo 'indietro' chi lo stabilisce, chi lo misura e come?) e anche un po' con la paura di invecchiare, il tutto ovviamente glassato con pseudoideologie che non sempre è chiaro che capo e che coda abbiano, l'importante è essere 'contro' o 'pro', pensare è un optional. Non è soltanto la questione coppie e adozioni gay, sono un po' tutte le balzanerie che saltano fuori ogni santo giorno a essere sottoposte a un simile vaglio - vaglio, poi, sono molto ottimista a chiamarlo così - e comunque a essere quasi immancabilmente promosse perché, ripeto, sono PROGRESSO...

Ogni tanto mi diverto un po' con questi 'progressari'. Tempo addietro, per esempio, lessi su Facebook la solita tirata contro la caccia e i poveri uccellini e blablabla. Obiettai in prima istanza che una certa responsabilità verso gli uccelli ce l'hanno anche i pesticidi vari, e mi beccai dello sparacazzate - premetto di non essere a favore della caccia, anche se credo che a questo mondo ci siano problemi ben più importanti. In secondo luogo, e qui venne il bello, scrissi che ugual compassione andrebbe provata verso gli animali da allevamento: mentre infatti gli animali liberi hanno sia pur minime possibilità di scamparsela, gli animali allevati vengono tirati su al solo scopo di venire abbattuti quando sia giudicato che è ora.
Poveretti, disorientamento completo: avevo aperto una falla, ahimé. Ripresosi dall'esplosione qualcuno riuscì a buttare giù righe memorabili che contestarono in maniera inequivocabile il mio dire: uno infatti scrisse addirittura che no, gli facevano più pena gli uccellini cui si sparava che un agnellino destinato al macello. Di fronte a simili argomentazioni dovetti ritirarmi annullato, annichilito, umiliato. ma la ragione è semplice: bisogna scrivere contro la caccia, che è cosa disumana e cattiva, e possibilmente scrivere tutti la stessa cosa e con ugual tasso di indignazione, sennò come si fa?
 
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ORANGE1
view post Posted on 17/5/2013, 08:58     +1   -1




Diciamo che chi spara agli uccellini lo fa solo per puro divertimento; chi abbatte gli animali da macello lo fa per lavoro.

Senza uccellini nel piatto si può campare, senza carne la cosa potrebbe essere un po' più complicata.

Gli animali da macello si possono allevare in numero considerevole, gli uccellini no.

I pesticidi servono all'agricoltura (provare a coltivare senza usarli), i cacciatori servono solo in quanto come categoria sono un assegno circolare elettorale.

(Mi consenti il mio punto di vista un po' critico? :) )
 
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view post Posted on 17/5/2013, 09:03     +1   -1
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Timeo Caprarolenses et carmina (burina) ferentes

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Ho detto anch'io di non provare alcun interesse verso la caccia, e concordo sul fatto che i cacciatori sono anche loro serbatoio elettorale. Aggiungo che come cacciagione mi piacciono soltanto lepre e cinghiale, uccellini zero. E senza pesticidi non c'è raccolto, so bene anche questo.
Ma il mio sarcasmo era rivolto verso i cervelli all'ammasso, i ripetitori acritici di ciò che sentono o leggono, quelli che hanno un bisogno estremo di scrivere e leggere su FB post strazianti - dai che mi hai capito: infatti, quando ho portato quell'obiezione, erano spiazzati come quando vai a rovistare con un bastoncino in un formicaio, stesso panico.
 
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Ramarra8
view post Posted on 17/5/2013, 12:27     +1   -1




Però non si possono non fare le cose per la fifa di essere criticati.

Forse sta ai genitori la bravura di dare strumenti ai figli per infischiarsene o superare la grettezza altrui. I figli trovano le risorse per affrontare bene il mondo se i genitori sanno dar loro la sicurezza che ci vuole forse.

Pure vero è che sarebbe orrenda un'educazione data all'insegna di "quello che si fa", "quello che è normale" ecc. ecc.

Però, non avendo figli, non so, chissà, forse, magari, boh. Seriamente posso dire solo che sono felice che oggi sia VENERDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIi IUHUHHHHHHHHHHHH
 
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